Lui ha fondato i Litfiba e calcato i palchi della scena rock italiana dagli anni Ottanta a oggi. Lei è una delle direttrici di orchestra più conosciute e apprezzate nel panorama internazionale. Pierò Pelù e Gianna Fratta non hanno bisogno di presentazioni. Allora conosciamoli sotto un altro punto di vista: quello di pilota e navigatore Alfa Romeo alla prossima 1000 Miglia.
È innegabile, la passione per le auto classiche è molto Rock.
Deve esserci un legame sotterraneo tra musicisti e automobili, come dice Piero Pelù, che forse ha a che fare con il comune senso di movimento, di dinamismo. Basti pensare che già nell’800 molti compositori collezionavano carri e carrozze. Che l’amore per il viaggio ed il senso di libertà siano un elemento fondamentale del percorso artistico?
Le auto sono un meccanismo perfetto, come la musica. E in concerto, come in gara servono metodo e affinità, che si traducono in precisione, organizzazione, calcolo. Non si può ripetere, correggere, tornare indietro. C’è solo una possibilità e quella possibilità deve essere la migliore. Lo sa bene Gianna Fratta che, abituata a essere guida sicura, autorevole e affidabile di prestigiose orchestre in Italia e all’estero, ricopre alla Mille Miglia un ruolo fondamentale come quello di navigatrice.
La coppia di artisti porterà in gara una magnifica Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1955. Un’auto e un marchio con cui si è instaurato un rapporto che va al di là della semplice passione. “I miei nonni erano entrambi possessori di Alfa Romeo quindi il mio è anche un legame umano, familiare”, racconta Piero. “Però non è solo affetto, perché dei modelli Alfa Romeo ho sempre apprezzato le linee, i colori e il sound, del motore come delle trombe.”
“Le auto storiche sono oggetti meravigliosi”, aggiunge Gianna. “di cui puoi apprezzare le forme, i colori, il rumore antico del motore, la loro storia e tutta la tradizione che si portano dietro. In qualche modo sono delle opere d’arte che raccontano di un passato e scrivono un pezzo della nostra storia. Sono appassionata da sempre di automobili, come di tutti gli oggetti esteticamente belli e in grado di raccontare qualcosa di profondo.”
Gianna ci tiene a specificare che la loro è una passione condivisa, non trasmessa. Anzi.
“Amo moltissimo guidare. È sempre accaduto che partivo per un viaggio sul sedile del passeggero e rientravo dal lato guidatore. Con Piero è più difficile. Ma cambierà.
Magari proprio alla Mille Miglia…”




